Come promesso rieccomi con la quarta parte di “AcquaRIO, tutti i numeri dei Giochi”.

Oggi si parla di una specie particolare, e non si offenderanno se li chiamo così, ovvero i ranisti!!!

E la rana di Rio ci ha fatto divertire parecchio, sia con gli uomini che con le ragazze. Tra campioni attesi e giovani sorprese, andiamo a vedere quanto lo stile più lento abbia detto la sua per rispondere all’arcano enigma: “è stata l’Olimpiade più veloce di sempre???”

RANA UOMINI

Pazzia dicevamo, quella dei ranisti, che tra tutti i nuotatori sono quelli che alternano genio e sregolatezza alla massima potenza. E tanto “sano” non può definirsi Adam Peaty!

Uno normale, che scatta al via ma si ritrova sempre dietro appena uscito dalla subacquea (anche se è decisamente migliorato in questo aspetto), affogherebbe tra le onde dei rivali. Ma non è il caso del James Bond delle piscine, che ha spazzolato via ogni avversario e qualsiasi logica cronometrica.

I 100 rana sono stata la gara più veloce di sempre: record del mondo con 57’’13 che parla da solo, con l’Europa che torna all’oro olimpico dopo l’impresa di Fioravanti nel 2000 (poi la doppietta di Kitajima ad Atene e Pechino e il successo di van der Burgh a Londra).

E per entrare in finale???  Mai così veloci, grazie al 59’’45 di Dmitrij Balandin, tempo inferiore a quanto servito a Brendan Hansen per vincere il bronzo a Londra (59’’49).
Terzo posto che qui si otteneva in 58’’87, il più basso di sempre, anche meglio di Roma 2009 quando si scese per la prima volta sotto ai 59’’ per andare a podio.

Passiamo ai 200: gara dalla quale ci si aspettava molto a livello cronometrico per “colpa” del campione mondiale Koch che a gennaio già nuotava sul 2’07’’ e mezzo e dell’americano Prenot che ai Trials era arrivato a 16 centesimi dal WR.

E se in semifinale anche Ippei Watanabe aveva illuso (con 2’07’’22, a due decimi dal mondiale) la finalissima incorona il primo kazako campione olimpico Dmitrij Balandin, oro in 2’07’’46. Se il tempo finale non è dei più veloci (vedi Gyurta a Londra) quello per entrare fra i primi otto decisamente sì!

 

Il 2’08’’20, guarda un po’ di Balandin è il più basso di sempre per la finale, nove centesimi più basso del bronzo di Londra firmato Ryo Tateishi.
Terzo gradino del podio che di conseguenza è il più veloce di ogni tempo: al russo Chupkov è servito 2’07’’70!!!

Fatti di nuoto Weekly: 5 nomi dal Nico Sapio 2025

Non i soliti, come sempre, ma alcuni spunti laterali da un Trofeo storico - e storicamente sottovalutato - del nuoto italiano.Intanto mettiamo le cose in chiaro: non è che non mi piaccia il Nico Sapio in sé, anzi massimo rispetto per uno tra i meeting più longevi e...

A Genova cadono sei nuovi record: il Recap del 51° Nico Sapio

Emozioni forti al Nico Sapio, un classico d’autunno che segna il via della stagione invernale. Giunto alla sua 51ª edizione, il meeting genovese che si tiene alla piscina Sciorba ha ospitato come suo solito tantissime stelle del nuoto azzurro, e anche qualche nome...

51° Nico Sapio, gli Azzurri in gara a Genova verso gli Europei di corta

Con le sue 51 edizioni, il Trofeo Nico Sapio di Genova non è solo uno dei meeting più longevi e rappresentativi del panorama natatorio italiano, è anche da anni una tappa quasi obbligatoria nel percorso invernale per tutti i nuotatori di alto livello. In più di mezzo...

Fatti di nuoto Weekly: la vasca da 25 ha del potenziale inespresso

C’entra il fatto che ci si nuota di meno, perché le manifestazioni importanti sono in vasca da 50, ma non è l’unico motivo. Tuttavia, anche quest’anno la World Cup ci ha dato diversi motivi crederci di più.“Il nuoto vero è in vasca da 50”: è una frase che sentiamo...

World Cup 2025, chiusura col botto a Toronto

Si chiude con il botto, non poteva essere altrimenti! Dopo lo spettacolo di Westmont, Toronto aveva altissime aspettative e fin dal primo giorno i protagonisti hanno risposto presente! Chi avrà vinto l’edizione 2025 della World Aquatics Swimming World Cup?...

In love with… Kate Douglass

Chi legge Corsia4, e in particolare i pensieri di chi vi scrive, avrà capito già da un pò qual è il genere di atleta per il quale vado matto. Per i meno assidui e i meno attenti, una piccola spiega: in generale mi piacciono gli atleti eleganti, quelli che hanno poco...

World Cup 2025, fuochi d’artificio nella seconda tappa di Westmont!

Fuochi d’artificio a Westmont, negli States, sede della seconda tappa della World Acquatics Swimming World Cup 2025! Tre giorni da record, con ben quattro mondiali e diversi primati di coppa! La vasca è senza dubbio veloce e lo stato di forma di tutti, ma proprio...

Le 5 gare che ci ricorderemo di Ariarne Titimus

​Ora che ha deciso di ritirarsi, a soli 25 anni e con almeno un altro quadriennio buono davanti di prime sportivo, è già arrivato il momento di ricordarsi di Ariarne Titmus per quello che ha ottenuto nella sua carriera nel mondo del nuoto. Il suo è un ritiro che ha...

World Cup 2025, apertura con record a Carmel

Tempo di Coppa del Mondo, o come ufficialmente chiamata, World Acquatics Swimming World Cup! Tre tappe in vasca corta, due negli States e una in Canada, per decretare i successori di Kate Douglass e Leon Marchand, vincitori dell’edizione del 2024. Riusciranno a...

OW World Cup 2025, la chiusura a Golfo Aranci: vince Taddeucci

Nella splendida cornice di Golfo Aranci in Sardegna, la World Cup di nuoto in acque libere ha concluso la sua stagione, distribuendo sia le vittorie dell’ultima tappa e che i premi per i trionfatori della classifica finale. Vediamo come sono andate le prove nel nostro...

RANA DONNE

Se già i ranisti son pazzerelli chissà le raniste, che son pure donne!!!

Pur sapendo di aver così di fatto attirato su di me le ire del gentil sesso, mi consolo ricordando come a Rio fosse un “tutte contro una”. Le bordate di fischi a Yuliya Efimova non le ho sentite solo io, e sembrava che dovesse vincere chiunque tranne la russa. Così è stato, perché la bella Yuliya ha chiuso due volte seconda in due prove dal valoro tecnico molto alto.

I 100 rana confermano il clamoroso dato storico che vede la detentrice del titolo cambiare ad ogni edizione!!! Se volete, controllate, ma i ragazzi di Nuoto in Cifre non sbagliano MAI!

Merito in questa occasione della giovane Lilly King che vince con il record della manifestazione di 1’04’’93 arrivato grazie al decimo crono all-time al passaggio dei 50: 30’’22!!!
Una finale già molto difficile da ottenere: bisognava andare infatti sotto il muro dell’ 1’07’’, e mai nessuno c’era andato prima!

Doppia distanza che parla giapponese, grazie a Rie Kanetō che arrivava a Rio con il miglior crono mondiale stagionale (2’19’’65).
L’effetto Giochi la rallenta un pochino, ma questo le basta per incoronarsi campionessa seguendo le orme delle sue connazionali Hideko Maehata (nel lontano Berlino 1936) e Kyoko Iwasaki (Barcellona ’92).

 

Prova veloce quasi come i 100, dato che per la finale ci è voluto il miglior crono d’accesso di sempre (2’22’’87 di Kierra Smith). Tempo non troppo lontano da quello che sarebbe poi stato il bronzo, 2’22’’28 della Shi.

Dunque com’è stata questa rana a cinque cerchi??

Gli uomini sono Peaty-dipendenti, troppo mostruoso quello che fa in acqua (per la cronaca non dimentichiamo il 56’’56 lanciato nella mista) per non essere proclamato il simbolo di questo stile.

Rispetto a Londra vediamo come si sia andati nettamente più veloci nei 100 (sia il tempo per vincere che quello per il bronzo sono migliori a Rio) mentre nei 200 l’oro si è vinto con un crono leggermente più lento ma si è andati circa sei decimi più veloci per il podio.

Tra le donne King e Kanetō hanno messo il cuore in pace ai “gufi” della poco pulita (è un eufemismo, sì) Efimova. L’americana ha vinto l’oro con un tempo decisamente migliore di quello di quattro anni prima, mentre il bronzo fu più veloce a Londra. Decisamente più lento il podio dei 200, dalla vittoria al terzo posto!

E così???
L’ottavo crono d’accesso di tutte quattro le finali è stato, rispettivamente, il più veloce di sempre. In più è arrivato il WR di Peaty e il tempo super della King dei 100, mentre i 200 sono stati divertenti e molto equilibrati.

Quindi mi sbilancio e dico che è stata la rana più veloce di sempre!!!!

Al prossimo numero con l’arrivo di sua maestà Michael Phelps e tutti i colleghi della farfalla!

(Foto copertina: Deepbluemedia.eu | Testo: A. Foglio)