Cambia poco in realtà rispetto al Rescue 2014 di Montpellier, se non il nome. Ora è Campionato Mondiale, in rispetto di tutte le altre discipline sportive olimpiche o che ambiscono a tale titolo. Perché questo vuole il Salvamento, e questo deve ottenere.
Sinceramente non vedo cosa abbia a livello sportivo che lo skateboard o il tappeto elastico non ha. E scusate, con tutto l’amore, ma se ci va il volano, ci può andare anche il lifesaving, di vasca o oceanico che dir si voglia.

 

Trentacinque i paesi presenti, due in meno del 2014: un po’ pochini, ma cinque continenti ampiamente rappresentati, e questo non è male.

Partiamo dalla nostra Nazionale, e occupiamoci della piscina.
L’ultima maglia per la bandiera del salvamento azzurro dell’ultimo decennio, competitivo nel misto, nel trasporto e nel sottopasso dove è stato primatista del mondo più volte, quattro ori ai World Games, sette titoli mondiali, nove europei: Federico Pinotti. Qui farà super e misto, il suo antico cavallo di battaglia.

È lui il trait d’union con la nuova generazione, che vede in Gilardi e Sanna i più esperti. Il primo si è guadagnato il super con la strabiliante prestazione di 2’05″67 a Roma e farà ostacoli e torpedo, dove ha avuto grandi miglioramenti tanto da presentarsi come numero uno anche in assenza del primatista mondiale, il suo compagno Musso. Sanna purtroppo non ha azzeccato la sua gara favorita nei due appuntamenti importanti, quindi non farà super in nazionale. Sue le gare di trasporto e ostacoli. Di certo anche se nella prima è campione italiano assoluto e nella seconda è uno dei primi nel ranking, cerca una finale importante ma non sono queste le gare in cui puntava. Determinante però dovrà essere il suo apporto nelle staffette, troppe volte battute in questi anni.

Bonanni finalmente è protagonista nelle sue pinne. Viene portato solo per quello: non può più sbagliare anche se Schirmer, il tedesco tra i favoriti delle gare a pinne, venderà cara la pelle.

Anche Niciarelli si presenta da protagonista: finalmente sotto i 52″a torpedo, deve fare il salto di qualità anche a pinne. Oramai questa generazione di ragazzi ha 24-25 anni, sono maturi e pronti a raccogliere. Discorso diverso per il cadetto Ponziani, che ha solo da imparare da questa maglia azzurra. Farà misto e trasporto, è scelta tecnica e deve dare il suo apporto migliorando il più possibile, cosa non facile nella profonda vasca olandese.

Fatti di nuoto Weekly: March Madness, NCAA Finals donne

A pochi giorni dalla nostra personale versione della march madness - i Criteria, dal 5 al 10 aprile a Riccione - è andata in scena la parte femminile della march madness vera, quella americana, cioè le NCAA Finals. In Fatti di nuoto Weekly proviamo a fare un pò di...

Noè Ponti protagonista alla finale dei Giant Open 2024

Dopo le due tappe di qualificazione: il Meeting Open Méditerranée di Marsiglia (12/12 marzo) e il Meeting Camille Muffat di Nizza (15/16 marzo), si è svolta sabato e domenica 23 e 24 marzo la finale delle Giant Series a St Germain en Laye, Parigi. Una due-giorni con...

Road to Paris, il Recap dei Trials Giapponesi

Aria nuova in Oriente! Quello che esce dai Trials giapponesi è decisamente interessante ricorda a tutto il mondo di quanto il nuoto, come tanti sport, viaggi veramente veloce. In attesa dell’ufficialità della squadra che volerà a Parigi 2024, i nomi degli esclusi di...

Il Nuoto alle Olimpiadi di Parigi 2024: i 50 stile libero

I 50 stile libero sono apparsi per la prima volta ai Giochi nel 1988, a Seoul, e hanno quindi una storia Olimpica abbastanza breve. Nonostante ciò, lo sprint puro della vasca rimane una tra le gare più attese e spettacolari dell’intero programma, e proprio per questo...

Il Trofeo Città di Gorla – Memorial Franco De Franco vi aspetta il 12 maggio

Nella sua longeva carriera da allenatore di nuoto, il prof. Franco De Franco ha sempre sostenuto con passione i valori etici e sociali dello sport, professando l’insegnamento ai giovani della tecnica di nuotata e privilegiando sempre l’aspetto del gruppo...

Fatti di nuoto Weekly: le Olimpiadi di…

La primavera sta per scoppiare e con lei stanno per arrivare le prime sensazioni Olimpiche. Fatti di nuoto Weekly vive di queste vibes, talmente tanto che già stiamo pensando a che Olimpiadi andremo a raccontare. Le Olimpiadi di…Le Olimpiadi di Leon Saranno le...

La rana verso Parigi e oltre: intervista a Marco Pedoja

Molti dei nuotatori impegnati a Doha e già qualificati per Parigi 2024 hanno deciso di presenziare a Riccione, ai Campionati Assoluti, chi nuotando le proprie distanze chi invece cimentandosi in gare alternative, che comunque hanno dato delle indicazioni agli...

Il sogno Olimpico, intervista ad Antonio Satta

Antonio Satta è uno dei tecnici più rappresentativi della Nazionale italiana degli ultimi anni. Storico allenatore e mentore di Alessandro Miressi, da questa stagione ha arricchito il suo gruppo con la presenza di Benedetta Pilato, e ai recenti Mondiali di Doha ha...

La filosofia del Nuoto di Fondo: intervista a Stefano Rubaudo

Il nuoto di fondo in Italia è in costante crescita a tutti i livelli, dai giovanili (si sono appena svolti a Riccione i Categoria Indoor, con il record di presenze) ai master, passando per un gruppo di élite davvero incredibile, per costanza e picco di risultati....

Fatti di nuoto Weekly: Sara Curtis e la velocità femminile

Tornati da Riccione, con il pieno di nuoto negli occhi e nel cuore, è tempo di bilanci. Qual’è la cosa più bella che ci portiamo a casa dalla settimana dei Campionati Italiani? Agli Assoluti 2024 ci sono state diverse buone prestazioni, alcune ottime, molte gare...

Passiamo al comparto femminile, dove grandi speranze sono riposte nel nostro capitano, Silvia Meschiari. Una certezza negli ostacoli dove è primatista europea, nel misto dove è una delle migliori al mondo e nel super dove è primatista mondiale e senza mezzi termini punta al titolo.

Come in tutta la stagione, il torpedo è la nostra forza e da due anni il torpedo italiano si chiama Rossella Fimiani, l’erede di torpedine Cerquozzi. Certo dar fastidio a Luengas e soprattutto a Weyders, che abbiamo avuto modo di ammirare a Milano, non sarà facile. In suo aiuto l’esordiente Volpini, 23 anni e in grande crescita quest’anno. Lei farà anche pinne, il nostro punto debole, dove sarà anche la Ferrari. La ragazza del Ronciglione Capranica ora in forza alle Fiamme Oro dovrà dimostrare di saper onorare la sua prima convocazione. Ha ottenuto il secondo tempo alltime a superlife, da sempre uno dei suoi cavalli di battaglia; miglioratissima a pinne, valida anche nei trasporti, Samantha ha consolidato qui una carriera vissuta negli Assoluti da comprimaria e raggiunto infine una buona serenità. La seguo fin dalle categorie giovanili, da sempre le dico che verrà il suo momento: adesso lo è.

Come è tornato l’azzurro per Cristina Leanza, iridata e primatista del mondo di staffetta due anni fa, lei farà i trasporti. Da ultima un pilastro della nazionale, quest’anno reduce da una stagione non facile, Alice Marzella. Primatista europea per pochi minuti, medaglia d’oro anche lei in Francia, ha un solo obiettivo: il trasporto e la staffetta trasporto, forse la più competitiva fra le nostre staffette femminili con 3 atlete in grado di nuotare intorno o meno di 35 secondi nella gara secca.

Guardiamo un po’ al di fuori. Se date un occhio alle starting list, trovate quattro/cinque nazioni: Australia, Nuova Zelanda, Francia, Germania, Italia. Qualche intrusione della Cina, soprattutto a ostacoli, Spagna, e Gran Bretagna. Il resto, poca cosa in vasca.

L’Australia spolvera qui i suoi gioielli visti nel Junior Rescue di Montpellier, Chelsea Gillett e Prue Davies, oltre alla veterana Pamela Hendry capace di 52″ a pinne. Occhio alle neozelandesi, anche loro schierano un terzetto di tutto rispetto con Laura Quilter che agli ultimi campionati ha sparato un record del mondo fenomenale a trasporto, 32″75; anche Sam Lee non scherza, con il suo mondiale del misto in 1’08” è inarrivabile. Le francesi si appoggiano al talento della neoprimatista mondiale di torpedo Justine Weiders e alla primatista di pinne Magali Rousseau, che proverà a contendere il primato del super alla Meschiari.
Meno forti le tedesche, che hanno però nei maschi il comparto di maggior spicco. Schirmer è fortissimo con le pinne, Wieck primatista del mondo sia a trasporto sia a misto con il record di recente tolto proprio a Pinotti e Ertl suo degno scudiero sono i rappresentanti della forza teutonica. I neozelandesi contano su Kent, il primatista mondiale degli ostacoli, e McMillan: entrambi si spareranno così come le ragazze un sacco di gare per consentire la convocazione dei colleghi oceanici così come farà la compagine aussie. Proprio il comparto di piscina maschile è il punto debole degli australiani, che dovranno cercare di non avere troppo distacco dai kiwis per sperare in un recupero che non avviene dal 2010, ultima vittoria dei canguri.

In piscina vorrei spendere due parole sui Club italiani: Rari Nantes Torino, Valdinievole, Amici Nuoto Riva, VV.F. Salza Torino, Gym Sport Mania, Rane Rosse, Nuotatori Modenesi sono i club Open che verranno in Olanda per competere. Particolare il caso delle Rane Rosse che schiereranno una squadra … internazionale: con loro gareggeranno infatti atleti come il francese Villaseca, la Williams primatista europea di trasporto, Magali Rousseau e Justine Weiders che ben conosciamo. Auguri ai nostri team per questo nuovo contest mondiale e alla nostra Nazionale.

Diamo appuntamento di sicuro su Corsia4 per tutti gli aggiornamenti e con Dummy per un commento nella puntata di ottobre.

(Foto Giorgiana Emili)

LINK utili - clicca per aprire

LINK al forum per la discussione

 

ARTICOLO di presentazione di Montpellier 2014 su Corsia4