Tutti noi ci chiediamo dove trovano l’energia e la forza per sopportare gli stessi (più o meno) allenamenti che subiscono gli atleti più giovani.
Soprattutto a livello articolare, sembra quasi che in acqua il nuotatore “maturo” riscopra una seconda giovinezza: come è possibile?
Va sottolineato che è importante effettuare, prima di ogni allenamento, un buon riscaldamento a secco con esercizi specifici, in base anche agli stili preferiti che si vogliono maggiormente allenare: tutti i nuotatori andranno a riscaldare e lavorare sulla mobilità delle spalle, i ranisti avranno un occhio di riguardo per le ginocchia, i delfinisti per la zona lombare ecc…
La fase di riscaldamento è fondamentale per dare mobilità alle articolazioni e prepararle al lavoro in acqua, per ogni età e per qualsiasi tipo di allenamento, anche prima di una gara. È importante chiedere sempre un consiglio a un fisioterapista in modo da essere sicuri di effettuare esercizi corretti ed adeguati alla situazione.
Tale dieta non può mancare di:
- Lisina (12mg/Kg di peso corporeo): si trova in legumi, soia, carni rosse, uova baccalà, frutta secca e formaggi.
- Vitamina C (massimo un grammo al giorno): produce collagene in modo naturale, si trova in frutta, pomodori, peperoni, cipolle e lattuga.
- Vitamina D: migliora la mobilità articolare, si trova in cereali integrali, salmone, latte e derivati.
- Collagene: dove trovarlo? Nei fogli di gelatina alimentare! Senza aggiungere zuccheri, bastano 10 grammi al giorno per rigenerare soprattutto le articolazioni di fianchi e ginocchia.
- Acidi grassi Omega 3: vanno a sostituire i grassi saturi dannosi per le articolazioni, si trovano nel pesce azzurro, spinaci, cicoria, olio di semi di lino, semi di chia, cavoli, semi di canapa.
- Spezie e piante antiinfiammatorie: salice e artiglio del diavolo hanno un’attività antiinfiammatoria, zenzero e curcuma migliorano mobilità e flessibilità.
Foto copertina: Fabio Cetti | Corsia4