A tutti noi nuotatori sarà capitato un sacco di volte di avvertire la spiacevole sensazione di avere dell’acqua nell’orecchio.

Ciò è abbastanza normale: l’acqua penetra all’interno e a volte non trova la “strada per uscire”, soprattutto se si accumula prima del timpano e non riesce più a muoversi liberamente.

Nella maggior parte delle volte basta scuotere l’orecchio, o dormire sul lato interessato, per farla defluire in maniera naturale.
Altre volte invece l’acqua può rimanere all’interno e a quel punto la sensazione di orecchio tappato si acuisce, fino a diventare fastidiosa.

Questa particolare patologia prende appunto il nome di “Orecchio del nuotatore“. Vediamo precisamente cosa succede, come prevenirla e come curarla.

L’acqua che permane nel condotto uditivo causa un ammorbidimento della pelle: ciò vuol dire che si modifica il film protettivo dell’orecchio, rendendolo più soggetto all’attacco di agenti esterni.

I principali agenti patogeni sono virus erpetici, batteri (Streptococco, Stafilococco, Pseudomonas) o infezioni micotiche. Ciò causa un’infezione, quindi un’infiammazione e di conseguenza dolore.

I principali sintomi sono:

  • udito limitato, sensazione di orecchio ovattato;
  • dopo un paio di giorni l’orecchio fa prurito e diventa sensibile al tatto;
  • se non si risolve iniziano a manifestarsi dolori, via via crescenti;
  • la pelle del condotto uditivo può arrossarsi e gonfiarsi.

Singapore 2025 | L’Italia del Nuoto per i Mondiali

A una settimana dal Settecolli, e a tre di distanza dall’inizio dei Mondiali, il DT Cesare Butini ha finalmente reso note le convocazioni per Singapore 2025. Si tratta della prima nazionale post- Olimpica, formata "nel segno della continuità e degli innesti". La più...

Fatti di nuoto Weekly: le 10 Nazionali più attese di Singapore

Ci sarà una giorno che ci limiteremo a una lista di convocati con i nomi più altisonanti per attrarre click a iosa, ma non è oggi quel giorno! (cit.) In attesa delle previsioni di Fatti di nuoto, che arriveranno prossimamente (e saranno ancora più estreme), iniziamo a...

Sette Colli vibes

“Lo Stadio del Nuoto di Roma è la piscina più bella del mondo” Non è per niente strano sentire questa frase, anzi è letteralmente la frase più pronunciata da chi, anno dopo anno, passa dal Foro Italico per assistere al Trofeo Sette Colli. I motivi sono molteplici, e...

Europei Under 23, Popovici e Schwarz in evidenza a Šamorín

Mentre a Roma andava in scena il Sette Colli, Šamorín, in Slovacchia, ospitava i Campionati Europei Under 23. Tre giorni di gare che ha visto scendere in acqua tanti giovani talenti ma anche diverse stelle già affermate, su tutte l’ex primatista mondiale David...

Sette Colli 2025 | Paltrinieri chiude con i suoi 1500, Curtis e D’Ambrosio in grande spolvero

Terza e ultima giornata di finali al 61° Sette Colli di Roma: vediamo come sono andate nel nostro consueto recap!50 stile libero femmineÈ stato il Settecolli anche di Sara Curtis, che continua la sua cavalcata verso l’elite mondiale con prove sempre convincenti. Oggi...

Sette Colli 2025 | Burdisso, Curtis e Viberti illuminano la seconda giornata

Seconda giornata di gare al 61° Sette Colli di Roma: vediamo come sono andate le gare nel nostro consueto recap.100 farfalla femmineVince la tedesca Angelina Koehler, ma per l’Italia buone notizie soprattutto in chiave staffetta: Costanza Cocconcelli nuota 57.72,...

Se siete nuotatori che lamentate spesso questa fastidiosa problematica, potete ovviare utilizzando dei tappi auricolari, soprattutto in silicone: sono riutilizzabili e lavabili più volte.

Oppure si possono utilizzare gocce auricolari di glicerina (o semplice olio d’oliva) che proteggono il PH dell’orecchio e aumentano la filmatura idrorepellente della pelle.

Attenzione anche all’utilizzo del cotton-fioc: se fosse presente del cerume lo spingerebbe ancora più in profondità, rischiando così di bloccare l’acqua già presente.

Cosa fare a livello pratico per contrastare l’acqua nell’orecchio?

La soluzione più semplice è quella di scuotere l’orecchio o inclinare la testa. Oppure con un fazzolettino di carta, delicatamente, si può cercare di assorbirla senza andare però troppo in profondità.

Utile anche l’utilizzo del phon: usando una temperatura non troppo alta e a debita distanza farà evaporare l’acqua e asciugare il condotto uditivo.

Se nonostante queste accortezze il fastidio e il dolore permangono, può essere che si sia creato un “tappo” di acqua e cerume.
Normalmente infatti il calore dell’acqua della doccia è sufficiente per sciogliere il cerume all’interno, ma in caso contrario va sciolto con specifiche gocce che lo ammorbidiscono e lo fanno defluire all’esterno.

Qualora invece il dolore fosse particolarmente forte, può essersi sviluppata un’infezione, cioè un’otite: in tal caso conviene rivolgersi a un medico (meglio ancora ad un otorinolaringoiatra), che prescriverà presumibilmente un antibiotico sia a livello topico che sistemico.

(Foto copertina: Fabio Cetti | Corsia4)