Siete pronti per la nuova stagione? Che si torni in vasca semplicemente per nuotare o per allenarsi ‘sodo’ è sempre bene dare un occhio di riguardo all’alimentazione.
Abbiamo già parlato ampiamente dell’importanza dell’alimentazione corretta nel nuoto (vedi LINK utili), ma qualora quest’ultima non fosse più sufficiente? Facciamo un po’ chiarezza nell’oscuro e vasto mondo degli integratori alimentari.
Il primo in assoluto è davvero semplice: l’acqua. Attenzione però che non tutte le acque sono uguali, controllate sempre bene le etichette e scegliete acque con residuo fisso il più basso possibile, possibilmente sotto i 200 mg/l: sono acque leggere e di ottima qualità. Un trucco? Non sono quelle pubblicizzate!
(Foto: blog.nutritioncenter.it)
Passiamo poi alla categoria sali minerali, in particolare magnesio e potassio. Di solito abbinati, ricordiamo che il magnesio è strepitoso per l’affaticamento muscolare, in particolare per i crampi; il potassio invece va utilizzato solo se non si soffre di pressione alta (consiglio per i master più… maturi) perché ne facilita un ulteriore rialzo. I sali minerali sono importanti perché, sebbene spesso non ci accorgiamo, anche in acqua si suda! Supportano la contrazione muscolare quindi l’efficacia della stessa durante l’allenamento.
Molto utile associare ad essi la creatina: in particolare di tipo citrato, che è più biodisponibile per le fibre muscolari. Spesso si trova in formulazioni già con magnesio e potassio, oppure in polvere singolarmente. La creatina è un valido aiuto soprattutto negli “sprint” e nelle sollecitazioni brevi e veloci dell’organismo e può essere assunta durante l’allenamento.
Prima di entrare in acqua invece per affrontare allenamenti lunghi, di resistenza, consiglio le maltodestrine: sono zuccheri complessi a lento rilascio che forniscono energia per un arco di tempo lungo e sono nel contempo facilmente digeribili.
Una volta usciti dall’acqua infine si può ricorrere ad aminoacidi (in polvere o in compresse) per ricostruire le fibre muscolari consumate durante l’allenamento.
Il mio consiglio è non assumere proteine già pronte, piuttosto proprio quelli che sono i “mattoncini” delle proteine stesse, in modo che l’organismo possa utilizzarli in base alle necessità del momento per “costruire” ciò che serve maggiormente. Mi raccomando di scegliere amminoacidi di ottima qualità, preferibilmente derivanti da proteine vegetali, in quanto producono meno scorie azotate che vanno ad affaticare fegato e reni.
Per tutto ciò che riguarda le dosi, i quantitativi e la frequenza di utilizzo, consiglio agli atleti di rivolgersi al loro medico sportivo, in quanto conosce nella particolarità le caratteristiche individuali del singolo nuotatore e può quindi calibrare l’integrazione nel modo più opportuno e specifico per ognuno di noi.
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