Doha si porta via la seconda parte della “Swimming World Cup 2016”, che rivedremo a fine mese, consacrando ancora una volta i vincitori del primo cluster, ovvero Hosszú e Morozov.

L’ungherese e il russo si aggiudicano anche questo secondo cluster, intascando il remunerativo bonus di 50.000 dollari, e se per la magiara era dato per scontato, Morozov deve sgomitare tappa dopo tappa per assicurarsi questo corposo assegno.

Intanto negli ultimi due appuntamenti di Doha e Dubai si registra il record di Nazioni rappresentate, rispettivamente 35 e 34, segue la tappa di apertura di Parigi con 28 Paesi, quindi Berlino (28) e a chiudere Pechino e Mosca entrambe a quota 22. Vedremo se l’ultimo cluster dell’estremo oriente riuscirà a tenere il passo!

A Doha, il russo non è apparso nella forma migliore: nonostante questo ha vinto 50-100 stile, 100 misti e 100 rana facendo registrare però i peggior crono personali di tutta la sua Coppa del Mondo (esclusa la gara regina dove si è presentato con un buon 45’’77).

A questa serie di successi è mancato questa volta il podio nei 50 rana, e anche la miglior prestazione in termini di punteggio che ha premiato a sorpresa Daiya Seto. Il giapponese è riuscito nell’impresa di spezzare la striscia di successi di Chad Le Clos nella farfalla, vincendo i 200 con meno di un decimo di margine sul rivale. Con 1’49’’84 si aggiudica anche il miglior punteggio maschile e i conseguenti 24 punti di bonus.

Un Le Clos che però non si scoraggia, e in questa ultima tappa qatariota riesce anche a conquistare più punti di Morozov: infatti, persi i 200 farfalla, fa suoi come sempre 50 e 100 in 22’’36 e 50’’23, ma soprattutto i 200 stile, vinti in 1’42’’84 davanti a James Guy.

La lotta al maschile per la classifica generale è tutta tra questi due: Morozov guida con 436 punti davanti al sudafricano che è a quota 386. Difficile fare previsioni, perché se il russo sembra favorito occhio a Le Clos, che gareggiando con costanza anche nello stile (come fatto a Doha dove ha chiuso anche terzo nei 50 e secondo nei 100) potrebbe impensierire il rivale per la vittoria finale.

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Nessun pericolo per Katinka Hosszú. Impossibile dato l’enorme vantaggio che l’Iron Lady si era costruita fin qui, ma anche perché tappa dopo tappa si dimostra un autentica macchina da guerra.

Altri nove successi, distribuiti rispettivamente tra 200-400-800 stile, 50 e 100 dorso, 200 farfalla (in comunione con la Groves), 100-200-400 misti!

(Foto: K. Hosszú | Facebook)

In questo secondo cluster porta a casa un ben 25 successi, portando il totale stagionale a 46 e quello in carriera a 192 vittorie di Coppa del Mondo, con il traguardo dei 200 trionfi ormai ad un passo.

Per Katinka e il suo marito-allenatore Shane Tosup conta solo gareggiare e vincere, oltre che per vedere crescere il conto in banca anche per mantenere costante il livello d’allenamento.

Difficile quindi vedere crono clamorosi da parte della Hosszú.

I tempi da applausi arrivano dalle altre. Tagliate fuori da ogni sogno di vittoria generale, Atkinson, Ottesen e Kaneto viaggiano su crono di assoluto livello. Sono proprio loro tre a far registrare i miglior punteggi FINA della tappa di Doha, con la giamaicana che infrange il muro dei 29’’ nei 50 rana vincendo in 28’’98, confermandosi la miglior ranista di Coppa (prima anche nei 100 in 1’03’’18).

Rimanendo nella rana Rie Kaneto si migliora ancora rispetto a Pechino stampando il nuovo primato giapponese e asiatico nei 200 rana con 2’15’’76. Avvicinato ulteriormente il record di Coppa di 2’15’’42 della Jones.

Infine Jeanette Ottesen. La danese trova l’ennesimo poker (50-100 stile, 50-100 farfalla) salendo a 23 successi stagionali e confermandosi la prima delle umane. Ottimo poi il crono nuotato nei 100 stile, 51’’58, che è il miglior tempo nuotato nell’intera Swimming Cup a soli quattro decimi dal primato di Coppa della Halsall.

Per la cronaca la classifica generale vede Katinka Hosszú in testa con 783, seguita dalla Ottesen a 306 e dalla Atkinson a 289.

I due leader di Coppa intascano così anche altri 50.000 mila dollari, schizzando via nelle classifiche di incassi. Come i miglior film al botteghino sono dei colossal irraggiungibili, ma anche gli onesti film con basse spese di produzione (come i vari Hurley, Meili, Jakabos, Heintz che non hanno la stoffa del super campione) dimostrano ottima qualità e portano a casa qualche migliaia di dollari minimo a tappa, pagandosi le trasferte senza problemi e perché no risparmiando anche qualcosa.

La World Cup va in letargo qualche giorno, ma tornerà il 21 e 22 ottobre direttamente da Singapore, passando per Tokyo (25 e 26) e chiudendo il suo cammino a Hong Kong (29 e 30).

(Foto copertina: QatarSwimming-OfficialPage | Facebook)

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