Ci sono volute otto tappe ma adesso possiamo dirlo… si è “svegliata” la Swimming World Cup 2016!!!
Sarà che siamo a circa un mese dai Mondiali oppure l’aria giapponese, ma a Tokyo oltre ai soliti successi dell’Iron Lady Katinka Hosszú e la quasi definitiva conquista della Coppa da parte di Morozov, fioccano primati mondiali e prestazioni da sottolineare.
Faccio un po’ di “nonnismo” partendo dallo splendido record mondiale di Alia Atkinson. Sono servite 14 finali (tra 50 e 100) alla giamaicana per intascarsi quel meritatissimo assegno da 10.000 dollari valido per chi cancella il primato mondiale. Già perché la campionessa mondiale in carica in vasca corta dei 100 rana ha provato fin da Parigi ha ritoccare il WR sia nei 50 che nei 100, andandoci tante e troppe volte vicina se non pari.
A Tokyo, dopo aver fatto le prove nei 100 il primo giorno, è riuscita finalmente nella gara perfetta il giorno dopo, nuotando i 50 in 28’’64, sedici centesimi meglio di quanto fatto nel 2009 dalla “gommata” Jessica Hardy. Merito di una seconda vasca perfetta, condita dalle sue solite lunghissime subacquee. Una Atkinson che, a dir la verità, era andata finora più vicina al record dei 100, eguagliandolo a Parigi e sfiorandolo a Singapore. Con la pancia e il portafogli pieno, ci aspettiamo di tutto ad Hong Kong.
E ora spazio ai giovani. Menzione d’onore per Rikako Ikee, protagonista assoluta di casa con ben tre, e dico tre, WRJ!!!! La giapponesina classe 2000, già primatista mondiale di vasca lunga dei 50 stile, si è presa in sequenza 50 farfalla con 25’’73 che spazza via il precedente di Elizaveta Permiakova di 26’’05 del 2015, 100 farfalla con 56’’42, migliorando il limite FINA di 56’’64 e infine 100 misti grazie al tempo di 58’’24 (contro il 58’’36 del tempo standard), pure record continentale.
Tre primati che confermano il valore di questa giovane atleta, venuta alla ribalta proprio la scorsa Coppa del Mondo e dalla quale ci aspetta molto: già Rio è stato un banco di prova importante, dove ha comunque centrato la finale dei 100 farfalla, con la sola sfortuna di aver davanti un “mostro” come la coetanea Penny Olkesiak. Il futuro è di queste due ragazze!
Nel presente però sono ancora Ottesen, Worrell e Hosszú a comandare, ovvero le vincitrici delle rispettive gare in cui la nipponica ha stampato il mondiale.
E poi c’è Kyle Chalmers! Parlare di giovane è quanto mai giusto per la sua età, ma non si può dir inesperto di un campione olimpico. La scheggia australiana abbassa ancora il suo WJR nei 100 stile, scalfendo le certezze di Morozov che per la prima volta è battuto. 46’’12 è meglio del 46’’61 nuotato a Singapore, con questo muro che cadrà a breve per il giovane canguro.
Se sui 100 conferma quanto di buono fatto vedere, anche i 200 sembrano nelle sue corde, e se il più delle volte lo si era visto cimentarsi bene sui 50, sarà forse questa l’altra gara in cui lo vedremo protagonista in futuro? Le caratteristiche fisiche e tecniche per essere un buon duecentista ci sono… il tempo ce lo dirà!
Finita la giostra di primati mondiali, segnaliamo il record asiatico nei 100 rana femminili di Miho Teramura (1’04’’05) e spendiamo due parole sui futuri vincitori di World Cup.
Katinka Hosszú era già certa di vincere dopo il primo cluster, e qui trova la connazionale Kapás a rovinarle l’ennesimo 9 in pagella. Sono otto infatti i successi della magiara (100-200-400 misti, 50-100-200 dorso, 200 stile e 200 farfalla) cedendo solo alla Kapás nei 400 stile, vinti dalla più giovane ungherese con il miglior crono stagionale di coppa di 3’59’’15.
Per Katinka oro numero 216 individuale, 218 totale e 63 solo quest’anno. Sette successi ad Hong Kong per volare a 70 stagionali!!!
In campo maschile Morozov chiude i conti: perde i 100 stile da Chalmers, salta i 50 rana ma torna ai fasti europei nei 100 misti, vinti in 50’’55. In più, 20’’73 nei 50 stile in faccia al campione olimpico Ervin, partendo dalla laterale. Morozov ed Ervin, due nomi che pungolano il nostro Marco Orsi, che ha dichiarato al nostro Salottino di puntare sui 100 misti in chiave Mondiale e di voler batter l’americano al meeting di Bolzano (lo ascolterete al più presto su Corsia 4).
Romanchuk non ripete lo show di Singapore, ma fa meglio nei 400 stile scendendo sotto il muro del 3’40’’. Sale a quota quattro vittorie in carriera in Coppa, mettendo nel lontanissimo mirino il numero uno di sempre nazionale Oleg Lisogor. Un futuro di quel livello non è poi così impensabile per questo ragazzo che ha forse la sfortuna di trovarsi Greg e Detti come peggior rivali.
La Swimming World Cup torna nel week end, sabato 29 e domenica 30 direttamente da Hong Kong, ultima tappa dell’edizione 2016.
Come sempre tutte le gare saranno visibili su Canale Acqua (65 del digitale terrestre) alle 21.30, e per l’ultima giornata anche Corsia 4 sarà presente in studio con Cristina Chiuso ed Enrico Spada!!!
(Foto copertina: FINA.org)